2024

Gio, Teo, Gerry, Gianfo, Giacomo, Nicolò, Vincenzo

Incarichi di squadriglia:

  • 📦 Magazziniere: Gianfo, Nicolò
  • 🩹 Infermiere: Gio, Giacomo
  • 💸 Cassiere: Teo
  • 📐 Guardiano dell'angolo: Gianfo, Nicolò
  • 🪲 Cicala: Giacomo
  • ✝️ Liturgista / cronista: Gerry
  • ✒️ Mercurio: Gio, Teo
  • 🔥 Fuochista: Teo, Giacomo, Nicolò
  • 🫕 Cuoco: Vincenzo, Gianfo

Uscita di apertura

Il sabato    07/09/2023

Ci siamo ritrovati il sabato a Prestino. Abbiamo partecipato alla premiazione della fiamma vinta da noi Leoni, dopodiché abbiamo fatto la cerimonia di riconsegna dei guidoni. Abbiamo montato le tende nel prato dopo la chiesa. Dopo aver mangiato con la cena condivisa, abbiamo fatto una partita a calcio. Al bivacco abbiamo giocato a sardina e cantato, poi, Leonard ed Edo sono passati sul fuoco, come da tradizione. Poi siamo andati a dormire. 

La domenica    08/09/2023

Ci siamo svegliati e, dopo aver fatto colazione, i capi sono andati a fare riunione e noi abbiamo giocato a roverino e pallavolo. Poi abbiamo fatto la messa e abbiamo fatto il passaggio dei lupetti. Li abbiamo fatti correre e gli abbiamo fatto fare delle flessioni con le tende, successivamente abbiamo fatto il salto. Poi ci siamo messi in cerchio e abbiamo mangiato le salamelle. Al pomeriggio abbiamo fatto i giochi organizzati dai capi. 

2° Uscita 22/10/2023

4° Uscita 19/11/2023

Uscita calendari

02-03/12/2023

Quest'anno l'uscita calendari si è svolta il 2 e il 3 dicembre. Siamo andati a vendere i calendari ad Olgiate dove abita Gio. Sabato ci siamo trovati a Prestino, i capi ci hanno dato i calendari e poi siamo andati in macchina fino ad Olgiate. Lì abbiamo iniziato a venderne qualcuno sulla piazza principale e poi siamo andati porta a porta.
Domenica abbiamo fatto la messa nella chiesa di Olgiate e poi ci siamo rimessi a vendere porta a porta. Alle 11 abbiamo finito tutti i calendari perciò siamo tornati a casa di Gio e abbiamo fatto qualche gioco. Verso le quattro sono venuti i capi a trovarci e ci hanno riportato a Prestino.

Mini Hike di SQ e impresa

14/01/2024

Domenica 14 gennaio ci siamo trovati a Prestino dove abbiamo fatto la messa. Subito dopo i capi ci hanno spiegato che questa uscita è dedicata all'organizzazione delle imprese e ci hanno dato una mappa con un percorso nel bosco da seguire per arrivare fino al collegio Gallio. Ci hanno detto di trovare un'idea, durante il cammino, per un'impresa. A circa metà del percorso ne abbiamo scelta una tra quelle che ci sono venute in mente: fare un video con Michele Molteni in cui gli spieghiamo come si costruisce una palafitta con i metodi scout e altri aspetti della vita scout in modo da far conoscere a molte persone cosa fanno veramente gli scout. Abbiamo pensato di contattarlo tramite la mail commerciale che si trova sotto ogni video. Non sappiamo se ci risponderà, ma tentar non nuoce!

1° Impresa

17-18/02/2024

Dato che Michele Molteni non ha risposto alla nostra mail abbiamo provveduto a realizzare il video da soli. Ci siamo trovati sabato 17 al seminario di Como verso le 3. Dopo aver preso i pali dal magazzino, abbiamo iniziato a costruire la palafitta. All'inizio abbiamo registrato tutto perché non sapevamo quale era la miglior posizione. Verso le 19.00 abbiamo mangiato e ci siamo riposati un po'. Poi abbiamo ripreso a costruire e abbiamo finito di montare verso le 22.30. La mattina seguente abbiamo terminato alcune riprese e abbiamo smontato tutto, in modo da poter terminare prima delle 11 per poter andare a messa. Speriamo di metterci la stessa quantità di tempo anche al campo. 

07/04/2024

Come parte della prima impresa abbiamo anche realizzato un secondo video dove spieghiamo come costruire una scaletta per la palafitta, costruendone una più piccola su richiesta di un capo scout che la vuole usare per appendere dei bigliettini al suo matrimonio.

Thinking Day

25/02/2024

Domenica 25 febbraio ci siamo trovati al monumento ai caduti di Como, dove ci hanno raggiunti i 4°anni e i capi squadriglia, con gli altri gruppi scout della città. Siamo stati divisi dai capi in gruppi di tre squadriglie, 2 maschili e una femminile o 2 femminili e una maschile,  e poi siamo andati in giro per Como a fare delle attività a stand, ad esempio legate al giornalismo. Quest'anno è l'anniversario della fondazione dei gruppi scout di Como (80 anni il Como 1; 60 anni il Como 3; 20 anni il Como 45) perciò le attività erano legate a questo argomento. Verso l'una siamo andati in un oratorio dove abbiamo mangiato e giocato a calcio. La giornata è terminata con la messa in duomo.

Campetto di Pasqua

Mercoledì 27 aprile

Il ritrovo era alle 15 alle piscine di Muggiò, subito dopo ci siamo incamminati verso il seminario. Appena arrivati abbiamo messo gli zaini dentro il salone, poi abbiamo avuto un po' di siesta. Dopo siamo stati divisi in quattro gruppi per organizzare il bivacco. Successivamente abbiamo svolto la catechesi divisi per anno. Dopo aver risposto alle domande per la riflessione e aver organizzato la veglia abbiamo cenato. La cena era condivisa, c'erano paste, torte salate e dolci. Dopo cena abbiamo giocato a calcio nel campo del seminario. Poi abbiamo fatto il bivacco con canzoni e giochi. La veglia è stata l'ultima cosa della giornata, poi siamo andati a letto.

Giovedì 28 aprile

Ci siamo svegliati verso le 8.30, abbiamo fatto ginnastica e poi colazione. Dopo colazione c'è stato un altro momento di riflessione divisi in coppie. Dopo pranzo siamo stati divisi in biglie: leoni-aquile, pantere-puma, cobra-giaguari e scoiattoli-gabbiani, per partecipare ad un gioco a stand. Ogni due stand bisognava fare una scelta per il prossimo stand conoscendo solo il nome delle opzioni. Nell'ultima scelta le opzioni erano Italia e Inghilterra. I gruppi che hanno scelto Italia hanno mangiato un panino alla nutella, mentre gli altri non hanno avuto niente. Questa è stata l'ultima attività della giornata, poi siamo tornati alle piscine di Muggiò dove ci sono venuti a prendere i genitori.

2°Impresa

Intervista a Paolo Bustaffa, 24/04/2024

La nostra seconda impresa consisteva nel fare alcune interviste ai capi di oggi e di ieri del Reparto. Per ogni intervista abbiamo voluto realizzare un video, caricato sul nostro canale Youtube, e un articolo di giornale, riportato qua sotto. L'intento principale era quello di pubblicarlo su un giornale ma non ci siamo riusciti.

Come è nato il Como 3? 

Nel cuore di Prestino, una piccola città in provincia di Como, risiede una storia ricca di avventure, servizio e amicizia. Questa storia è quella del gruppo scout Como 3, raccontata da uno dei suoi fondatori, Paolo Bustaffa.

Paolo, un giornalista con esperienza internazionale, è arrivato a Prestino poco prima di compiere 18 anni. Paolo conosceva già, però, il mondo dello scautismo, visto che aveva fatto parte del Como 1. Quando arrivò, perciò, portò la passione per l'interesse per lo scautismo. Insieme a Tonino, Piero e Don Tito, ha dato vita al Como 3, un gruppo scout che ha radici nel Como 1 ma che è cresciuto e fiorito a Prestino.

La nascita del gruppo avvenne una sera di maggio, intorno a un piccolo falò, proprio dove ora sorge la chiesa nuova di Prestino. In quella sera, Paolo fu scelto come capo del gruppo, con Tonino come suo aiuto e Piero che , a causa dei suoi studi medici, entrò dopo. I colori scelti per rappresentare il nuovo gruppo furono il giallo e il rosso, in ricordo del fuoco di quella sera. Allo stesso modo, con semplicità, questi colori furono utilizzati anche nella fiamma.

Il gruppo non aveva molto all'inizio. Metà del reparto era in uniforme, metà no. Le pentole erano prese in prestito dalle cucine delle mamme e le tende erano a noleggio perché non avevano la possibilità di acquistarle. Anche i fazzolettoni erano cuciti dalle madri dei capi. Ma nonostante queste sfide, il gruppo ha iniziato la sua avventura.

Durante i campi scout, le principali attività erano legate alla storia dello scautismo italiano ma anche francese. Tra queste, c'era l'hike di squadriglia e l'incontro con il paese che terminava con un falò nella piazza. Gli scout inoltre si occupavano di fare il servizio d'ordine alla sera della processione del Crocifisso.

Paolo ricorda le avventure che ha vissuto, come il campo in Francia dove hanno giocato una partita di calcio contro un reparto inglese, o la volta in cui sono stati ospitati da un sindaco in un albergo dopo essere stati sorpresi da un temporale durante una prova per la specialità di ciclista.

La filosofia scout che Paolo condivide di più è quella del servizio. Essere al servizio significa crescere come persona, perché si può donare qualcosa se si ha qualcosa dentro e se si è disposti ad accogliere quello che gli altri dicono.

Il consiglio che Paolo dà agli scout di oggi è di capire fino in fondo il senso dell'essere scout. La promessa e la legge scout sono qualcosa che rimane dentro profondamente per tutta la vita e che dà orientamenti per le scelte da fare. Anche il saluto scout, che indica che il più forte protegge il più debole, è un consiglio fondamentale per essere scout anche oggi.


2° Impresa

Intervista a Piero Tettamanti, 21/05/2024

La storia del Noviziato del Como 3


Il gruppo scout Como 3 ha una storia ricca e appassionante, che risale al 1964 quando Don Titino, appena nominato parroco di Prestino, decise di fondare un nuovo gruppo scout. Senza esperienza precedente di parrocchia, Don Titino chiese l'aiuto di tre giovani scout del Como 1: Paolo Bustaffa, Antonio, "Tonino", Monti e Piero Tettamanti. Quest'ultimo ci racconta la nascita e lo sviluppo del noviziato del Como 3, durante i primi anni di vita di questo gruppo.

Piero Tettamanti ricorda come Don Titino gli affidò il compito di creare questo nuovo ramo del gruppo. Sebbene inizialmente il numero di novizi fosse inferiore rispetto agli scout, l'età dei ragazzi (16-17 anni) rappresentava una sfida per Tettamanti. Tuttavia, con la fiducia di Don Titino, cominciarono a pianificare le attività e a scambiare idee con altri gruppi, come quello di Lecco, partecipando alle loro riunioni.

Il gruppo Como 3 nacque ufficialmente nel 1964. Tettamanti racconta che il nome "Como 3" fu scelto in seguito a divisioni avvenute nel 1956 tra i gruppi Lupetti e gli scout del Como 1. Mentre i Lupetti si staccarono per formare il Como 2, il nuovo gruppo prese il nome di Como 3. Da allora, il gruppo è cresciuto e si è evoluto, diventando un punto di riferimento nella comunità scout di Como.

Il noviziato rappresenta un periodo cruciale per i giovani scout che, attorno ai 16-17 anni, fanno il passaggio dallo scautismo al roverismo. Durante questo anno di transizione, i novizi vivono esperienze comuni, sviluppano competenze culturali, psicologiche e sociali, e si preparano per il servizio, che è il cuore del roverismo. Questo periodo di formazione è fondamentale per la crescita personale dei ragazzi e per prepararli a diventare adulti responsabili.

Tra le esperienze più significative raccontate da Piero Tettamanti, ci sono le partecipazioni a eventi regionali e nazionali, come il campo nazionale in Abruzzo. Queste attività non solo hanno offerto ai novizi la possibilità di conoscere scout di tutta Italia, ma hanno anche permesso loro di vivere esperienze di apertura, condivisione e crescita personale. Le attività tecniche, come imparare a cucinare e ad arrangiarsi, e le sfide fisiche, come le passeggiate in salita, hanno contribuito a formare il carattere dei giovani scout.

Anche se Piero non ha più un ruolo diretto nel gruppo, il suo contributo e quello degli altri fondatori hanno lasciato un segno indelebile. Le relazioni umane e le amicizie formate in quegli anni continuano a essere un pilastro del gruppo. Oggi, il noviziato del Como 3 rimane un momento prezioso nella vita dei giovani scout, un periodo di crescita e maturazione che li prepara per affrontare le sfide della vita con competenza ed entusiasmo.

In conclusione, la storia del noviziato del Como 3 è un esempio di come la dedizione e la passione possano creare un'eredità duratura. Le parole di Piero Tettamanti ci ricordano l'importanza di offrire ai giovani esperienze formative che li aiutino a diventare cittadini responsabili e adulti consapevoli.


2° Impresa

Intervista a Pietro e Gabriele - 14/06/2024

Oggi abbiamo intervistato Pietro e Gabriele, capi reparto del gruppo scout Como 3, per scoprire cosa li ha spinti a continuare questo percorso e quali sono state le sfide che hanno incontrato e i momenti più significativi.

Pietro e Gabriele hanno deciso di diventare capi reparto per restituire qualcosa a quello che lo scoutismo aveva dato loro. Gabriele racconta: "Alla fine del mio percorso scout, dopo il clan, ho pensato che volevo ridare indietro un po' di quello che avevo ricevuto durante i più di 10 anni che ho passato tra lupi, reparto e clan". Anche Pietro ha motivazioni simili: "È bello vedere lo scoutismo da entrambe le parti e, crescendo, vuoi vedere l'altra parte della medaglia. All'inizio ero quasi spaventato, ma sotto sotto ero molto felice di entrare nella comunità capi".

Essere capo reparto non è semplice e presenta diverse sfide. Pietro ha trovato difficile interfacciarsi con un gruppo numeroso come il reparto: "La prima difficoltà è stata aiutare i più grandi a guidare i più piccoli e capire come funzionano le cose da capo e non da ragazzo". Gabriele, invece, ha dovuto ricordarsi le attività e le cerimonie: "Passa tanto tempo da quando fai il reparto a quando diventi capo reparto, e quindi ricordare le attività e come si fanno le cerimonie, è stata una sfida".

Tra i momenti più significativi del loro percorso, Gabriele ricorda il campetto invernale: "Ero appena tornato e ho ricevuto tanto calore dai ragazzi e dai capi, mi sono reso conto di far parte di una comunità super accogliente". Pietro, invece, ricorda le prime uscite come capo: "Nonostante sapessi cosa fare, c'era sempre una sensazione di novità e di scoperta. È stato bello conoscervi e iniziare questo cammino insieme".

Pietro e Gabriele concordano che la comunità è uno dei valori fondamentali dello scoutismo. Spiegano: "La comunità è qualcosa che si sperimenta in tutte le branche, dai lupetti al clan, e ti porta una serie di punti di vista diversi da quelli che puoi trovare al di fuori dello scoutismo". Aggiungono che lo stare insieme e il contatto con la natura sono fondamentali: "Stare all'aperto, adattarsi alle situazioni e andare d'accordo con gli altri sono valori che ti formano come persona".

Pietro e Gabriele vedono un futuro positivo per il gruppo scout Como 3. Sperano che il gruppo continui a crescere e adattarsi ai cambiamenti: "Lo scautismo cambierà nei mezzi e nelle modalità, ma i valori rimarranno gli stessi inoltre ci sarà più collaborazione e attività congiunte con altri gruppi scout della zona".

Infine, Pietro e Gabriele offrono alcuni consigli ai ragazzi che aspirano a diventare capi scout. Suggeriscono di costruire legami belli con i ragazzi e di farsi conoscere per quello che si è. Consigliano inoltre di lanciarsi senza pregiudizi, infatti non esiste un modo unico per essere capo.

2° Impresa

Differenze tra lo scoutismo di oggi e di ieri

Quanto è cambiato veramente lo scoutismo nel tempo? È stato stravolto o i valori esaltati dalla legge sono gli stessi? Sappiamo, oggi, quali erano le principali attività dei primi anni di vita del gruppo scout Como 3? Per rispondere a queste domande abbiamo intervistato due capi fondatori del Como 3, Paolo Bustaffa e Piero Tettamanti, e due capi odierni, Pietro e Gabriele.

Le Origini: Agli albori, il gruppo, nato da un'idea di un gruppo di ragazzi appassionati dello scautismo, si basava sulla semplicità e sull'essenzialità. Le risorse erano limitate: le uniformi scarseggiavano, le pentole erano prestate dalle famiglie e le tende venivano noleggiate. Nonostante ciò, l'entusiasmo era sempre presente, inoltre i colori scelti per rappresentare il gruppo, giallo e rosso, richiamavano il calore del falò attorno al quale si erano riuniti i primi capi per fondare il gruppo. Le attività erano legate alla storia dello scautismo italiano e francese, con escursioni, momenti di incontro con la comunità locale e servizi durante le festività religiose. L'esperienza scout era piena di avventura, come testimonia il campo estivo in cui si è svolta la partita di calcio contro un gruppo inglese o l'ospitalità ricevuta da un sindaco dopo un imprevisto durante un'attività. Ma oggi queste informazioni e questi racconti, spesso, non sono conosciuti dai ragazzi che svolgono delle attività scout.

Il Presente: Oggi il gruppo scout Como 3 si presenta come una realtà consolidata e numerosa. I capi attuali hanno svolto un lungo percorso all'interno del gruppo e ora si trovano a gestire un gruppo ampio e variegato. Le sfide sono diverse, infatti bisogna coordinare e organizzare le attività e mantenere una comunicazione efficace con i ragazzi. I valori cardine rimangono la comunità e la sobrietà. La vita all'aria aperta, l'adattabilità e la capacità di collaborare sono elementi essenziali, sia secondo i capi di un tempo sia secondo quelli odierni

Il Futuro: Si prevede un'evoluzione dello scoutismo, non tanto nelle sue basi, ma negli strumenti a con cui svolgere attività ed imprese. Inoltre è probabile che in futuro si arrivi ad una maggiore collaborazione con gli altri gruppi scout del territorio. Ai giovani che desiderano intraprendere il cammino di capo scout viene consigliato di vivere l'esperienza con autenticità e trasparenza, mettendosi in gioco senza preconcetti.


San Giorgio 

Quest'anno il San Giorgio si è svolto nello stesso luogo degli anni scorsi, ovvero Mariano Comense, dal 27 al 28 aprile. Questa volta, però, ci sono state molte novità e differenze. 

Sabato 27/05/2024

Sabato ci siamo ritrovati alle Piscine di Muggiò, dove abbiamo preso un pullman di linea che ci ha portati al prato dove si è svolto il San Giorgio. La prima cosa che abbiamo notato è stata la presenza molte meno squadriglie rispetto agli anni scorsi. C'era solo il Como 1, il Como 3, il Como 45, il Cantù ed il Mariano. Dopo aver montato le tende nel nostro sottocampo (noi eravamo nel sottocampo 4 con i nostri capi: Pietro, Gabriele, Rajiv e Gioele), abbiamo fatto un gioco per conoscerci e ci siamo iscritti a delle attività che hanno sostituito il bivacco. La cena era condivisa e, tra gli stand che abbiamo fatto nella serata, abbiamo partecipato a quello dello sport, giocando a nascondino. Dopo gli stand, io (Gio), Teo e Jack siamo rimasti a parlare con i Cervi del Como 1 fino al taps, poi siamo andati a letto.

Domenica 28/05/2024

La notte ha piovuto e, purtroppo, il nostro soprattetto non ha retto l'acqua. Perciò, quando l'abbiamo piegato, abbiamo avuto molte difficoltà. Anche durante il trasporto abbiamo fatto molta fatica visto che il suo peso era quasi raddoppiato a causa del fango e dell'acqua. Durante la mattinata abbiamo partecipato agli stand, scelti dai capi, di giornalismo e di pioneristica, dove abbiamo imparato a scrivere varie tipologie di articoli e a fare la quadra giapponese. Poi abbiamo pranzato e, raccolte le cartacce, partecipato alla messa, svolta dal Biza. Dopodiché abbiamo raccolto le nostre cose e siamo ritornati al bus che ci ha riportato alle piscine di Muggiò.

Missione

25/05/2024

La nostra missione di quest'anno è stata realizzare delle fanzine, termine che nasce dall'unione di "fan" più "magazine", con dei giornali.  

Ci siamo ritrovati per le 4:30 a Prestino, dove ad aspettarci c'erano Gabri e Ale che ci hanno consegnato la busta con la lettera della missione. La lettera diceva, appunto, di realizzare una fanzine a testa con i giornali che abbiamo raccolto grazie agli abitanti di Prestino. Quello stesso week-end, però, dovevamo fare il nostro autofinanziamento per la tenda, perciò abbiamo alternato le due cose. 

Per prima cosa siamo andati a prendere dei fogli su cui scrivere le prime idee, successivamente abbiamo visto il video che ci avevano consigliato i capi e siamo andati in giro per il paese a chiedere giornali. Questa parte della missione è stata molto complessa e dopo aver preso alcuni giornali siamo ritornati alla Chiesa per organizzare l'autofinanziamento. Avevamo moltissime cose da vendere, ma alla prima messa abbiamo venduto solo 4 torte. Nonostante ciò, però, non ci siamo lasciati abbattere e siamo andati porta a porta a vendere le torte. La sera abbiamo mangiato e verso le 8:45/ 9 è arrivato un ospite speciale che ci ha parlato del giornalismo e del diritto d'espressione. Poi siamo andati a finire le nostre opere, tagliando le singole lettere dai giornali. Stanchi, ma contenti del lavoro svolto, siamo andati a dormire. 

Il giorno seguente ci siamo svegliati e, dopo aver fatto colazione, abbiamo venduto le torte alla messa, successivamente abbiamo fatto un altro giro per Prestino per vendere quello che ci rimaneva. Tornati alla chiesa abbiamo deciso di montare la nostra nuova tenda. Abbiamo mangiato con gli scoiattoli che avevano appena finito di realizzare dei taglieri. Il pomeriggio lo abbiamo passato giocando a calcio e a pallavolo. Abbiamo poi chiuso e siamo andati a casa. 

Tenda nuova

Quest'anno abbiamo comprato la tenda nuova perché l'altra aveva più di 15 anni e il soprattetto non era più impermeabile (aveva alcuni buchi).

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