
2023
Edo, Gio, Teo, Pit, Chri, Gerry, Andre, Samu
La nostra impresa
Civitas
Prima impresa:
Uscita a Bergamo
Il viaggio
Ci siamo trovati davanti alla stazione di San Giovanni di Como il giorno 4 marzo nel primo pomeriggio. Matteo aveva già comprato i biglietti e non abbiamo dovuto fare la coda. Abbiamo aspettato fino a quando non c’eravamo tutti poi ci siamo diretti al nostro binario. Sul treno abbiamo organizzato la scenetta e i giochi con cui avremmo dovuto presentarci. A Monza abbiamo cambiato treno e preso quello per Bergamo, dove siamo arrivati verso le 5:30.
L’accoglienza
Ad accoglierci è venuto capo del Nembro che con un pulmino ci ha accompagnati fino all’oratorio dove abbiamo iniziato la nostra camminata verso il posto dove abbiamo dormito. Abbiamo fatto una camminata all'interno della valle fino ad arrivare alla loro casa scout, lì ci ha raggiunto Gerry che aveva una partita. Da qui siamo scesi lungo una strada fino ad arrivare a un enorme prato dove abbiamo piantato la nostra tenda. Il loro gruppo era formato sia da maschi che da femmine, divisi in quattro Sq. due maschili e due femminili.
La serata
Dopo aver montato la tenda io e Teo ci siamo offerti per andare a riempire la tanica alla casa scout. Mentre noi prendevamo l'acqua, il resto della Sq. si è organizzato con gli altri ragazzi per prendere la legna. I capi hanno accesso il fuoco ma mettendolo in una specie di pentola con un buco sotto. Abbiamo fatto dei giochi per presentarci, alcuni proposti da loro e altri da noi. Poi abbiamo cenato, ma per fare la preghiera abbiamo fatto gli urli di Sq. Dopo cena siamo rimasti intorno al fuoco per fare il bivacco organizzato dal 4° anno, a cui ha partecipato anche Edo. Erano una serie di giochi e scenette con lo scopo di scoprire di chi era il compleanno. Alcuni giochi li conoscevamo altri no. Alla fine hanno detto di chi era il compleanno e hanno dato a tutti un pezzo di torta. Dopo il bivacco abbiamo fatto un'attività organizzata da una loro ragazza e, infine, abbiamo concluso con una canzone a sostituire la preghiera.
La domenica
Ci siamo svegliati e abbiamo fatto colazione, loro avevano preparato il te. Poi ci siamo diretti verso un grande spiazzo dove abbiamo giocato ad "Alci Rosse". Lo scopo era rubare le carte degli altri in modo che ciascun gruppo avesse una tecnica di cottura, un fuoco una carne, una pasta ed un dolce. Noi Leoni siamo stati divisi nelle loro Sq. in modo che tutti noi potessimo provare tutte le varie tecniche. C'era il tronco svedese, ad esempio. Dopo mangiato abbiamo sistemato il prato, raccolto le nostre cose e il loro capo ci ha riaccompagnati alla stazione. Lì abbiamo preso il treno per tornare, a Monza , dove dovevamo cambiare, abbiamo incontrato che avevano appena fatto un'uscita lì. Ad accoglierci alla stazione di Como c'erano due dei nostri capi, abbiamo concluso con una preghiera.
Alcune foto
Escursione sul territorio con il Milano 20
Primo incontro
Noi Leoni ci siamo dati appuntamento per le 16:00 del 14 maggio alla stazione di San Giovanni. Mentre stavamo aspettando il treno delle Antares, una squadriglia del Milano 20, è arrivato Frank, con cui, dopo, abbiamo accolto la Sq.
Il giro
Samu ha organizzato un giro per Como partendo dal Tempio Voltiano. Poi siamo andati in Piazza Duomo, Piazza Volta e Piazza Cavour. Abbiamo concluso con la chiesa di Sant'Abbondio. In tutti i posti Samu ci ha spiegato qualcosa. Dalla chiesa siamo saliti alla Croce di Sant'Eutichio, dove c'era un bellissimo panorama. Da lì siamo scesi a Prestino giusto in tempo perché ha iniziato a diluviare. Durante il tragitto abbiamo fatto alcune domande, ad esempio, come sono strutturate le loro uscite.
La sera
Dopo aver mangiato abbiamo giocato a Lupus in Fabula, poi abbiamo parlato del loro gruppo, facendoci raccontare qualcosa di caratteristico. Poi siamo andati a dormire.
La domenica
Noi del Como 3 avevamo uscita normalmente. Dopo la Messa abbiamo fatto dei giochi con il nostro reparto e loro. Poi sono partite per completare la loro missione, noi, invece, abbiamo fatto la nostra uscita con una gara di cucina.
Seconda impresa
Come seconda impresa abbiamo sistemato il sentiero che porta ai 4 pini. Abbiamo livellato il terreno e tolto i rovi.
Campetto di Pasqua
Il campetto di Pasqua di quest'anno si è svolto a Drezzo
Mercoledì 5 aprile
Il ritrovo era per le 15, abbiamo fatto la salita per la Chiesa e, nel prato, abbiamo piantato le tende. Dopo aver montato le tende abbiamo avuto siesta e, verso le 17:30, abbiamo svolto la catechesi divisi per anno. Dopo aver risposto alle domande per la riflessione e aver organizzato la veglia abbiamo cenato. La cena era condivisa, c'erano paste, torte salate e dolci. Abbiamo fatto il bivacco con canzoni e giochi. La veglia è stata l'ultima cosa prima della preghiera, poi siamo andati a letto.
Giovedì 5 aprile
Ci siamo svegliati verso le 8, abbiamo fatto ginnastica e poi colazione. Siamo stati divisi in vari rioni: montanari, marinari e innafiatori. Abbiamo fatto alcuni giochi tra cui 10 passaggi, una staffetta e "Stella". Il rione vincitore ha potuto scegliere per primo gli ingredienti con cui cucinare il pranzo: un buonissimo panino. Dopo mangiato abbiamo pulito e poi siamo scesi.
Foto
Missione
Abbiamo intervistato Giuliano Roncoroni e Laura Redaelli, ex scout del Como 3
Abbiamo intervistato Giuliano e Laura che ci hanno raccontato la loro storia, quella di Prestino e di com'è nato il Como 3°.
Laura: "Don Titino arrivò nel 64' e portò con se lo scoutismo e i capi del Como 1°. Più o meno tutti i ragazzi di Prestino della scorsa generazione sono passati dallo scautismo, era un modo per stare insieme e fare delle belle attività. Io ho aderito nel 68' ma non era come oggi: maschi e femmine erano separati. Io aderì all'AGI (associazione guide italiane), in quegli anni nacque il Como 2°. Nel 70' il reparto femminile si unisce con quello maschile, nasce l'AGESCI. Negli anni sono andata avanti fino a diventare Maestro di Noviziato e Capo Fuoco (Capo Clan). Sono anche diventata Animatrice Comunità Capi. L'ultima uscita a cui ho partecipato ero incinta della mia seconda figlia. Per me Don Titino è stato come un padre, mi ha sempre affidato delle responsabilità. Come quando mi prese e mi disse che io dovevo imparare a suonare per la Chiesa."
Giuliano: "L'ambiente di Prestino l'ho sempre trovato all'avanguardia, era innovativo. Ho iniziato a fare scout a 18 anni, quindi non ho fatto tutte le esperienze offerte dallo scoutismo, però sono diventato capo reparto. Ho avuto anche la fortuna di fare da capo reparto, del reparto maschile, in parallelo con mia moglie e abbiamo fatto insieme un campo scout in Val Di Mello. Noi siamo stati la prima generazione di scout del Como 3° quindi, quando mia nipote è entrata nel gruppo scout, è diventata la prima guida ad essere una scout di terza generazione."
"Come avete visto evolversi il Como 3?"
"Anche se ora non conosco esattamente l'ambiente del Como 3°, siamo sicuri che l'impostazione sia la stessa data dalle ex-comunità capi e dalla figura di riferimento il Don Titino, perché ha una forte tradizione. La caratteristica forse più importante è che il Como 3° è cresciuto facendo parte della parrocchia ed evolvendosi con essa, lo scautismo è stato elemento trainante nella parrocchia. Gli scout hanno sempre avuto un ruolo chiave nella parrocchia, anche dal punto di vista di animazione liturgica, organizzavano la via crucis, le veglie per i matrimoni.
"Come avete visto evolversi lo scautismo?"
"Nonostante ci siano anche dei gruppi che col passare degli anni perdono i valori abbiamo sempre visto questo gruppo scout come un bel gruppo. Alcune cose sono cambiate, ad esempio la camicia, una volta era grigia, ma le cose importanti sono rimaste le stesse, i principi diffusi da Baden Powell sono sempre gli stessi, anche se un cambiamento c'è stato, i valori sono rimasti gli stessi e le proposte sono rimaste salde."
"Come vivete lo scautismo?"
"Anche se ora non prendiamo più parte alle attività lo scautismo, esso ci ha permesso di creare dei legami davvero inscindibili, grazie alla condivisione di esperienze uniche. Qua dove viviamo noi a Prestino quasi tutti i ragazzi della scorsa generazione sono passati dallo scautismo. Grazie anche alle amicizie che si vanno a creare e alla formamentis data si può dire che non si finisce mai di essere scout.
Raccontiamo spesso l'aneddoto di un amico, veterinario, che doveva andare a Torino per lavoro a incontrare un collega mai visto prima e una volta arrivato gli chiese se fosse uno scout, e lui gli rispose di sì e che stava per chiederglielo anche lui."
Qual'è il bello dello scautismo secondo voi?
Secondo noi è una proposta completa, asseconda i bisogni dei ragazzi per ogni età.
Quando si è lupetti si gioca;
Quando si è ragazzi ci si concentra sull'avventura;
Quando si è in clan si va a restituire ciò che ci è stato dato;
Lo scautismo è un'attività poliedrica dalle infinite facce, riuscite a nominare qualcosa che lo scautismo non comprenda?
C'è Il corpo, si fa attività fisica, si cammina, si gioca;
C'è la mente, si ragiona in decine di modi diversi;
C'è lo stare insieme;
C'è il sapersi arrangiare;
C'è la spiritualità, si partecipa alle messe;
C'è l'espressione, la fantasia;
C'è il canto, tutti insieme intorno al fuoco;
C'è un sano agonismo nei giochi, nella gara alla fiamma e nei guidoncini;
C'è la solidarietà tra scout e non solo!
C'è la gioia;
Ci sono poche cose così complete...
Come vi aspettate che si evolverà lo scoutismo? Come sperate che si evolverà?
Non vorremmo che si perda nel cammino, semplicemente confidiamo nei futuri aggiustamenti senza una radicale riforma, mantenendo la sua funzione educativa, continuando a formare persone capaci in grado di rendere il mondo migliore di come l'abbiamo trovato. Una persona ben formata, ovunque andrà a portare un valore aggiunto ed è proprio questo lo scopo dello scautismo.
Poi il bello dello scautismo è che è in grado di formare in modo quasi "spontaneo" i futuri capi, rendendo quindi difficili mutazioni radicali e non coerenti con i valori originali di Baden Powell che ci sembrano ancora in buona salute.
San Giorgio
Anche quest'anno il San Giorgio si è tenuto a Mariano Comense. Abbiamo giocato, cantato e riflettuto.
Sabato
Il ritrovo era per le 14.40 al parcheggio delle piscine di Muggiò, dove lunedì abbiamo concluso. Da qui, con dei pullman privati, siamo andati a Mariano Comense. Dopo aver scaricato i pullman e preso le nostre cose abbiamo camminato per una mezz'ora fino ad arrivare a un enorme pratone. Siamo stati divisi nei sotto-campi, noi Leoni eravamo in quello di Atena. Abbiamo montato le tende e fatto la messa. Verso le 8 abbiamo mangiato e fatto il bivacco, che era organizzato da tutte le Sq, che dovevano scegliere un gioco ciascuno. Poi siamo andati nelle tende e ci siamo addormentati.
Domenica
Io e Matteo ci siamo svegliati alle 4:30 di domenica perché la Sq. accanto a noi aveva le formiche in tenda e hanno deciso di smontare, spostare e rimontare la tenda da un'altra parte, facendo non poco casino. La prima parte della giornata consisteva nel fare degli stand che ci avrebbero insegnato delle cose che ci sarebbero servite il giorno dopo per vincere la spada. Noi Leoni abbiamo svolto quello di giocoleria, sopravvivenza e altri due. La sera abbiamo mangiato polenta e fagioli e, fatto il bivacco, siamo andati a letto.
Lunedì
Abbiamo partecipato agli stand per vincere la spada ma non ci siamo riusciti, hanno vinto le Renne del Cernuscolo. Abbiamo fatto 13 dei 16 stand fattibili. Tra quelli che abbiamo fatto c'era: staffetta, giocoleria, organizzare un riscaldamento, fare una scenetta, indovinare le canzoni e molti altri. Abbiamo finito a 12 e, dopo mangiato, c'è stata la premiazione che si è conclusa con un voga. Dopo aver recuperato le tende e gli zaini ci siamo diretti verso il parcheggio dove i pullman ci avevano lasciati. Siamo ritornati al parcheggio di Muggiò dove abbiamo concluso con un cerchio dove ci siamo salutati.
Hike
Il nostro Hike consisteva nel raggiungere il rifugio "Boffalora" e l'Alpe di Colonno partendo da Ossuccio.
Sabato
Siamo arrivati ad Ossuccio con l'autobus verso le 4:30, poi abbiamo cominciato a salire. Avevamo le tendine visto che eravamo in pochi e abbiamo fatto dei turni per portarle. Siamo arrivati al rifugio verso le 8, stava piovigginando, abbiamo montato subito le tendine, mangiato e fatto gli spunti dati dai capi. Verso le 11 siamo andati a dormire. Ci siamo divisi così nelle tendine: Teo e Samu, Edo e Andrea.
Domenica
Matteo e Andrea si sono svegliati sentendo le mucche, Edo e Samu no. Abbiamo smontato le tendine e fatto colazione. Poi dei signori ci hanno chiesto se volevamo riempire le borracce. Siamo saliti fino all'Alpe di Colonno e siamo scesi. Abbiamo raggiunto un prato dove abbiamo mangiato e giocato a frisbee. Siamo tornati per prendere il bus per tornare a Sant'Agostino ma ci ha lasciato giù prima di arrivare.
Uscita di chiusura
Sabato
Ci siamo ritrovati a Prestino, da dove siamo partiti per raggiungere uno spiazzo. Arrivati lì abbiamo montato le tende e raccolto la legna per il fuoco, poi abbiamo mangiato.
Durante il bivacco abbiamo fatto alcuni giochi come "Non si muove una foglia" e nascondino al buio. Visto che si giocava la finale di Champions, i nostri capi ci dicevano che l'Inter stava vincendo 2 a 0 e altre cose che il giorno dopo si sono rivelate non vere. Siamo andati a letto verso mezzanotte.
Domenica
Ci siamo svegliati e, dopo la ginnastica, abbiamo smontato le tende. Scesi a Prestino, abbiamo fatto colazione. Successivamente abbiamo fatto alcune cerimonie e poi la messa. Dopo abbiamo avuto del tempo libero, durante il quale i capi hanno preso i panini. Abbiamo mangiato insieme e dopo abbiamo svolto dei giochi nel pomeriggio, come basket, calcio, roverino, indovinare le canzoni e fare i mimi.